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Social Media Case: parchi divertimento

Strategie di Social Media per i parchi divertimento.   Lo studio che proponiamo vuole porsi come un confronto tra tre diversi competiror nell’ambito dei parchi divertimento ed acquatici, specificatamente nell’analisi dei vari canali social e nei relativi ritorni che l’utilizzo di questi ultimi ha prodotto in termini di leads generation, conversion e promotion. [caption id="attachment_1907" align="aligncenter" width="384"]parchi divertimento thegoodones.eu[/caption]

I canali social presi in considerazione sono pressappoco gli stessi per ogni competitor, ognuno dei quali però li ha gestiti in maniera differente e ne ha ricavato dunque dei risultati differenti.

  Iniziamo il nostro studio con la presentazione delle attività social del parco divertimenti di Mirabilandia, che dopo l’analisi delle diverse piattaforme risulta quello che ha ottenuto il maggior ritorno in termini di affluenza di pubblico sia nei canali tradizionali che digitali.

Dall’analisi effettuata sulle piattaforme social di Mirabilandia si è potuto riscontrare una strategica gestione delle attività dovuta al corretto presidio dei canali social.

  Ognuno di essi infatti presenta un preciso piano editoriale ed un’attività coerente con la digital strategy. Risultato di questo lavoro è stata la trasformazione dei canali social in una risorsa primaria per lo sviluppo del business. Il disegno strategico presenta diversi elementi in grado di poter far raggiungere i propri obiettivi sui social:
  • La call to action gioca un ruolo fondamentale, con continui stimoli all’interazione ed alla condivisione. Ciò permette di costruire nel tempo la relazione con gli utenti.
  • L’interazione e la condivisione, stimolata a tal punto da poter basare parte del piano editoriale sui contenuti generati dagli utenti stessi (User Generated Content), fa in modo che la community si autoalimenti migliorando la brand identity.
  • L’individuazione delle peculiarità dei singoli canali, affiancato dallo studio e dallo sfruttamento dei diversi trend fa in modo di convertire al massimo le possibilità offerte dai vari social.
  • La valorizzazione di quanto costruito sui social tramite promozioni dedicate, couponing e tab.

Presentiamo ora il caso di altri due competitor del settore che a causa di mancanze nello sviluppo di un disegno strategico dei social o di altre politiche di co-marketing e co-branding non hanno potuto ottenere gli aumenti possibili attraverso un corretto uso di questi strumenti.

  Il competitor di cui ci occupiamo ora è il parco acquatico “Zoomarine”. Dall’analisi dei canali social risulta una comunicazione ed una pubblicazione sia studiata che veicolata su diversi canali. Il canale principale è senza dubbio Facebook, che presenta un piano editoriale creativo e completo. Sono presenti:
  • Promotion & Pricing: permettono di fruire del parco con pacchetti “ingresso & alloggio”.
  • Rubriche: in particolare quiz che permettono di aumentare l’engagement.
  • Post evocativo-emozionali: permettono di condividere esperienze vissute nel parco.
  • Engagement specifico sul target definito, tramite ad esempio la presentazione di vari testimonial del parco.

Tuttavia si è riscontrata una mancanza di sinergia tra l’attività marketing dei canali tradizionali con quelli digitali, ma soprattutto l’assenza di politiche di co-marketing e co-branding.

  Queste lacune, rintracciabili in uno scarso dialogo tra i vari reparti marketing e nelle partership assenti, hanno fatto in modo che Zoomarine non ottenesse, con gli stessi strumenti di partenza, i risultati raggiunti da Mirabilandia. [caption id="attachment_1908" align="aligncenter" width="284"]parchi divertimento tuttoggi.info[/caption]

Un altro competitor che è rimasto molto indietro in questo ambito, tra i parchi divertimento, è Cinecittà World.

  Nonostante i canali social presentino una ottima fan base e delle grafiche ben progettate, sono state riscontrate delle criticità che non permettono di perseguire gli obiettivi:
  • Assenza di una Integrated Social Strategy, che non permette un raggiungimento di obiettivi specifici per i singoli canali.
  • Assenza di un piano editoriale.
  • Scarso engagement, soprattutto riscontrabile nell’impossibilità degli utenti di scrivere sulla bacheca della fan page, precludendo un enorme potenziale in termini di interazione e condivisione.
  • Mancata valorizzazione dell’attività social.

Per gli ultimi due competitor presentati, il primo step dovrà essere il consolidamento della brand identity, della brand awareness e la continua alimentazione di una brand positiva, con il fine di promuovere in maniera efficace il parco divertimenti e di generare nuovi contatti.

  E’ anche importante sottolineare come questi canali social non vadano intesi come canali alternativi ma come veri e propri strumenti di marketing. Gli strumenti utilizzabili per questo scopo sono:
  • Ads, cioè campagne capace di rendere efficaci e valorizzare il contenuto.
  • Contest, in modo di generare interazioni.
  • Couponing, in grado di sostenere il traffico e la monetizzazione del brand tramite buoni sconto.
  • Event, in modo da valorizzare il vantaggio offerto.
  • User Generated Content, in modo da far sentire gli utenti parte del brand.
  Alessandro Riccò Content writer @Fungo Marketing    ]]>

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