On my own at work (OMO): il progetto Promuovere l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettive: è questo l’obiettivo del progetto On my own at work finanziato dalla Commissione Europea, nell’ambito del programma Erasmus Plus. In che modo? Attraverso una serie di tirocini da espletare presso gli alberghi e i ristoranti d’Europa che aderiranno all’iniziativa entro la fine di agosto del prossimo anno. Per favorire, da un lato, l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con Sindrome di Down e, dall’altro, una corretta relazione tra datori di lavoro e tirocinanti, il progetto ha dato vita a tre strumenti: un’applicazione disponibile per dispositivi Apple e Android, una serie di video per capire come relazionarsi ai colleghi con disabilità intellettive e un codice di condotta per datori di lavoro e strutture aderenti alla rete europea del progetto.
OMO: l’app by Fungo
Allo sviluppo dell’applicazione On my own at work abbiamo contribuito anche noi di Fungo Marketing. Fieri di avervi preso parte, proviamo a spiegarvi, in breve, di cosa si tratta e come funziona.Il plusvalore
L’applicazione, dall’interfaccia intuitiva e minimale, funge da intermediario tra il tirocinante con Sindrome di Down e il datore di lavoro, fornendo a entrambi gli strumenti più idonei per comunicare e realizzare al meglio i compiti e le attività previste da contratto. Se, da un lato, il tirocinante sarà sempre più indipendente dal proprio tutor, dall’altro, il datore di lavoro potrà organizzare su misura e nel migliore dei modi le mansioni da svolgere.Come funziona e cosa consente di fare
È personalizzabile. Ogni datore di lavoro potrà personalizzare l’app a seconda del tirocinante e delle mansioni specifiche da affidargli.

