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Marketing Esperienziale: l’evoluzione del Web Marketing e la Virtual Reality

cos'è il Marketing Esperienziale? Ed il Web Marketing?

Per Marketing Esperienziale o Experential Marketing si fa riferimento al filone di marketing teorizzato per la prima volta da Bernd Schmitt, professore alla Columbia University nel 1999.

Come è facile intuire, deve il suo nome alla focalizzazione sull’esperienza di consumo e di acquisto piuttosto che sul prodotto/servizio.

In altri termini, per chi agisce nell’ottica di Marketing esperienziale, non è il prodotto/servizio l’aspetto fondamentale per il successo di un brand, bensì l’esperienza che esso (inclusa quella di acquisto e uso) regala.

Ecco spiegata l’attenzione crescente destinata ai punti vendita (non a caso denominati Concept Store), alla relazione con il cliente, alla capacità di suscitare emozioni attraverso uno spot, il packaging, ecc.

Per Web Marketing (la nostra specialità) s’intende, a volerla fare breve, quella parte di attività che sfrutta il canale online per lo svolgimento delle classiche fasi di marketing (analitica, strategica, operativa) e la gestione delle 4P (Price, Promotion, Product, Place).

Cosa lega, quindi, questi due concetti solo apparentemente distanti e differenti?

 

Web Marketing Esperienziale: l’unione di Marketing Esperienziale e Web Marketing

Con la crescita del web e l’avvento dei social media si è assistito ad una crescita di attenzione per le esperienze, le relazioni e le emozioni degli utenti che hanno dato un forte boost al marketing esperienziale.

Prontamente, le aziende hanno riconosciuto il potenziale del nuovo trend e il web marketing si è focalizzato sulle esperienze che il brand è in grado di far provare all’utente attraverso i propri digital asset.

Testimonianza di ciò sono gli investimenti crescenti in Content Marketing: il ruolo dei contenuti è divenuto sempre più determinante per il successo online di un’azienda, proprio grazie alla capacità di determinare l’intensità e la tipologia di esperienze che gli utenti vivono una volta a contatto con il marchio. Ed ecco che il marketing delle aziende online si fa via, via sempre meno “push” e sempre più “pull”, a favore di un modus operandi in cui sono le emozioni, le relazioni, le affinità, che il brand è in grado di generare, a fare la differenza.
Altro trend significativo in tal senso è il gran parlare che si è generato intorno a Usability & User Experience, con riferimento ad un sito web: tutto si gioca sull’esperienza che l’utente vive mentre visita il nostro sito, guarda una nostra scheda prodotto, interagisce sui nostri canali social, guarda un nostro video o una nostra foto a 360°. In sostanza, anche sul web non sono le caratteristiche funzionali e razionali di un sito e/o di un canale social a determinare il successo del business, bensì il tipo di esperienze che questi saranno in grado di offrire.
Appare chiaro come non sia affatto utopistico parlare, anziché di web marketing, di Web Esperienziale o Web Marketing Esperienziale che dir si voglia.

 

marketing esperienziale

 

Come i VR “potenzieranno” il Web Esperienziale

Sino ad oggi il Web Marketing Esperienziale o Web Esperienziale ha visto le proprie potenzialità (nonostante l’evoluzione del marketing digitale) limitate dall’esposizione dell’utente unicamente a stimoli visivi (foto, animazioni, GIF, ecc.), audio (canzoni, effetti sonori, ecc.) o audio-visivi (video, animazioni con effetti sonori, ecc.).
E sebbene molto sia stato fatto grazie all’introduzione di video e foto a 360°, live streaming e l’evoluzione del web design, la vera innovazione per il Web Marketing Esperienziale è strettamente legata al futuro dei cosiddetti VR – Visori per la Realtà Virtuale o Realtà Aumentata.
Per chi non ne ha mai sentito parlare, si tratta di apparecchi tecnologici che consentono agli individui, senza spostarsi di un millimetro, di “vivere” (esplorare, interagire, muoversi) in un ambiente tridimensionale e digitale come se fosse vero. In altri casi “meno invasivi”, la Virtual Reality consente di arricchire con informazioni ed altri elementi aggiuntivi l’esperienza che stiamo vivendo, tanto che si parla di Realtà Aumentata.
Le potenzialità di questa tecnologia, usufruibile anche da smartphone o tablet, sono evidenti. Attraverso la “costruzione” di realtà digitali o “l’elevazione” della realtà circostante, le aziende hanno/avranno la possibilità di proiettare l’utente in uno scenario e all’interno di un’esperienza fantastica, in grado di far sperimentare sensazioni ed emozioni uniche.
Non a caso, anche Mark Zuckerberg, nel corso dell’Oculus Connect Conference 2016, ha presentato una demo dimostrativa sulla possibile evoluzione dei social media grazie ai VR. Ancora una volta potrebbe averci visto lungo dato che ha investito in questa tecnologia oltre 2 milioni di dollari!
La costruzione di esperienze totalizzanti, capaci di coinvolgere a 360° l’utente e di proiettarlo in una realtà parallela dall’elevata componente emotiva e sensoriale, rappresenta la prossima frontiera del Web Marketing Esperienziale. Per le aziende, oggi più che mai, diventa fondamentale essere in grado di proporre nuove esperienze, sfruttando a proprio vantaggio le infinite possibilità che i VR mettono a disposizione.

 

 

Marketing esperienziale e marketing conversazionale

 

Quando parliamo di marketing esperienziale non possiamo non parlare delle chatbot.

Cosa rende infatti in un negozio fisico migliore l’esperienza di un utente se non parlare ed essere assistiti da un commesso?

In quest’ottica nascono le chatbot, ovvero degli assistenti virtuali che supportano la customer journey. 

Possono essere di tue tipologie. Alcuni assistenti virtuali infatti hanno argomenti preimpostati e rispondono all’utente guidandolo in base ad essi. Altre invece hanno un linguaggio naturale più sviluppato e consentono una conversazione più aperta.

Entrambe comunque rappresentano una chiave importante per l’esperienza finale dell’utente.

 

 

Chatbot, realtà virtuale… futuro sta arrivando e noi non ci faremo trovare impreparati…Voi, siete pronti?

 

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