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Lindt sommersa di insulti sui social, ma di chi è la colpa?

“Non compreremo il vostro ciocco-islam”   E’ questo uno dei tanti commenti shock lasciati sulla pagina Facebook italiana della casa dolciaria Lindt. Un’ondata di sdegno partita dalla Germania e che ha trovato seguaci anche nel Bel Paese. Ma cosa è successo realmente? Lindt

Il tutto si è scatenato dopo che Lindt ha messo in vendita un calendario dell’Avvento in stile “Mille e una notte”, frainteso dai più come raffigurante una moschea.

  L’azienda ha tenuto a precisare che si tratta di un prodotto in vendita da dieci anni e che : “Le Mille e una Notte” non è una moschea, bensì le architetture tipiche del periodo storico e culturale della nascita di Cristo e dell’arrivo dei Re Magi”.

I chiarimenti della Lindt non hanno frenato il presunto “sdegno” del popolo del web che ha accusato l’azienda di aver “islamizzato” il Natale.

  Chiarimenti che inoltre la Lindt ha rilasciato personalmente su Facebook, ed in maniera estremamente civile, sotto ad ogni commento negativo.

Va inoltre sottolineata la presenza di alcuni utenti che si sono schierati dalla parte della casa dolciaria.

  Ne hanno apprezzato la civiltà con cui ha deciso di affrontare questa “crisi” che l’ha investita proprio nel 2015 e mai invece negli altri anni in cui quel prodotto era ugualmente in vendita. Alessandro Riccò Content writer @Fungo Marketing]]>

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