Inbound Marketing: qual è lo stato dell’arte in Italia?
Ormai il futuro del marketing è l’inbound!
Noi giovani ragazzi startupper guardiamo molto allo scenario d’oltremare, dove player dinamici e intraprendenti e la ricerca continua all’innovazione contribuiscono allo sviluppo della nuova frontiera digitale del marketing.
Anche in Italia, però, negli ultimi 5-6 anni diversi attori si sono dati da fare conseguendo interessanti risultati.
Infatti, sono stati sviluppati software e soluzioni di social media management di tutto rispetto.
Ora possiamo dire che non ci sentiamo anni indietro sull’inbound marketing.
Le stesse piattaforme social si aprono allo scenario italiano.
La prima riflessione è che in un periodo di vacche magre, con il contributo del settore digital che è in piena espansione, a sopravvivere saranno le aziende che hanno curato non solo dal punto imprenditoriale l’atteggiamento al mercato e affinato il loro business model ma quelle che si sono avvicinate e interessate profondamente da un punto di vista scientifico al mondo digital, cercando di contribuire allo sviluppo dell’
inbound marketing.
Inbound marketing infatti consente all’azienda di portare vere e proprie conversioni e di conseguire, nel medio-lungo periodo e con adeguati investimenti, un vero e proprio ROI o ROAS!
Il ROI e il ROAS meritano ulteriori riflessioni. C’è ancora molta strada da percorrere ma alcuni studi sostengono che il blogging di qualità permette il raggiungimento dei risultati ben 13volte superiore nonché economicamente più conveniente all’utilizzo di strumenti alternativi.
È fondamentale affidarsi a professionisti che possano vantare esperienza, competenza e studi alle spalle.
Questa è la strada che Fungo ha deciso di intraprendere nonostante le sfide descritte. La scelta di Fungo è stata quella di qualità e competenza. Insomma, o si fa bene o non si fa. Ma ciò porta benefici, prima di tutto, alle imprese e ai professionisti che scelgono Fungo.
E voi, quale strada volete percorrere?
Enrico Porreca
Valerio Italia]]>