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Facebook non perdona: censurata la copertina de l’Espresso

Si potrebbe tranquillamente dire che è il sesso ciò che spaventa di più Facebook. A farne le spese stavolta è addirittura il settimanale l’Espresso, che si è visto censurare da Facebook la copertina del primo numero del 2016. [caption id="attachment_2351" align="aligncenter" width="418"]l'Espresso espresso.repubblica.it[/caption]

La copertina incriminata raffigurava due donne l’una di fianco all’altra. Quella a sinistra vestita col niqab e quella a destra nuda in una posa botticelliana.

A far scattare la censura sarebbe stato il capezzolo in evidenza della ragazza che a quanto pare non rispettava gli standard della comunità di Facebook.

Tralasciando il discorso sulla soggettività di questi standard di Facebook, va sottolineato il fatto che è la prima volta in Italia che una testata nazionale viene censurata.

L’Espresso si unisce così al New Yorker. Il famoso giornale americano, infatti, aveva visto la scure della censura di Facebook abbattersi su di lui nel 2012 per una vignetta che raffigurava Adamo ed Eva. Anche quella volta era stata la vista dei capezzoli della donna a far scattare la censura da parte del social network.

In passato l’Espresso, in casi di nudo femminile, aveva optato per l’auto-censura dei seni.

Tuttavia in questo caso, proprio perché l’articolo ha come tema il corpo femminile, la redazione del settimanale aveva deciso di pubblicare senza censura la foto scattata da Maki Galimberti per la copertina.

Con la censura attuata da Facebook e la conseguente cancellazione dell’immagine incriminata dal social network, si sono anche perse le conversazioni che ne erano scaturite.

A lamentarsi di questo sono stati anche gli utenti che avevano deciso di condividere sul proprio profilo la copertina del settimanale: centinaia di commenti eliminati che hanno fatto gridare l’Espresso alla “dittatura digitale”. Il tutto, condannano l’Espresso e gli utenti, senza neanche la canonica notifica che generalmente avverte dell’eliminazione di un contenuto non adatto agli standard di Facebook. Il dossier “Il corpo delle donne” con la sua copertina “non censurata” vi aspetta in edicola.   Alessandro Riccò Content Writer @ Fungo Marketing  ]]>

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