Campagne Facebook Ads: il processo di ottimizzazione
Prima di addentrarci nel merito della Facebook Ads Automation proviamo a spiegare cosa s’intende per processo di ottimizzazione di una campagna Facebook Advertising.
Quando si pianifica e implementa una campagna Facebook, dopo aver studiato e definito la strategia e provveduto al caricamento di tutte le campagne, dei gruppi di inserzioni e delle singole inserzioni, non resta che analizzare, analizzare ed ancora analizzare. In altri termini, ottimizzare.
Il processo di ottimizzazione è un momento cruciale per il successo di una campagna: se il set-up è stato fatto a regola d’arte, sarà la successiva ottimizzazione a portarcene i frutti. Ma in cosa consiste esattamente?
In una nuova allocazione del budget fra i diversi gruppi di inserzioni, a seconda delle relative performance: nei gruppi che avranno ottenuto migliori risultati il budget sarà alzato; viceversa, nei gruppi dalle performance peggiori sarà ridotto. E ancora, alcuni saranno disattivati; i profili dei target saranno perfezionati; nuovi gruppi e nuove inserzioni saranno creati, e così via.
Fin qui nulla di nuovo, d’accordo. Dov’è, dunque, la novità? Udite, udite: se fino ad oggi l’intero processo poteva essere gestito solo manualmente e/o con l’utilizzo di qualche tool/software specifici, da un paio di giorni, il social di Zuckerberg ha pensato ad una soluzione per alleggerirci il lavoro: il processo di ottimizzazione automatica “Facebook Ads Automation“.
Facebook Ads Automation: ecco quali sono le regole automatizzate
In poche parole, si tratta di regole che permettono di effettuare diverse operazioni automatiche al verificarsi di determinate condizioni dei KPI (
Key Performance Indicators).
Il centro assistenza di Facebook dice al riguardo:
“Anziché verificare le prestazioni delle tue campagne, dei tuoi gruppi di inserzioni o delle tue inserzioni giornalmente, le regole automatizzate possono effettuare queste verifiche per te e intraprendere le azioni che di solito eseguiresti manualmente.” (Ecco l’articolo del centro di assistenza Facebook al riguardo).
Vediamo, concretamente, quali possibilità ci offrono.
Le regole si applicano a campagne, gruppi di inserzioni e/o inserzioni e possono essere uguali per tutti o differenziarsi per ciascuno. Si capisce, già da questo passaggio, come le possibilità siano veramente infinite, potendo creare degli insiemi di regole coordinate e coerenti fra loro. Ciò permette di alzare ed abbassare automaticamente il budget dei gruppi di inserzioni migliori e peggiori, a seconda delle loro prestazioni, mantenendo un budget totale limitato per campagna.
Le azioni che si possono selezionare quando si impostano le regole automatizzate Facebook sono diverse: “diminuisci il budget giornaliero”, “aumenta il budget giornaliero”, “diminuisci il budget totale”, “aumenta il budget totale”, “disattiva offerta”, “modifica offerta” oppure “invia solo notifiche” se non si è del tutto sicuri del set-up impostato.
Per intendersi, per lo stesso gruppo di inserzioni si potrebbe stabilire che al di sopra di una determinata soglia X il budget del gruppo dev’essere automaticamente diminuito, mentre al superamento di una soglia Y deve disattivarsi. È, inoltre, possibile anche stabilire se le modifiche al budget devono essere fatte in valori assoluti (€) oppure in percentuale (%).
Le condizioni al verificarsi delle quali si possono far scattare le regole sono molteplici e riguardano tutte i KPI. La lista degli indicatori è davvero completa: “CPC”, “CPM”, “CTR”, “Spesa giornaliera”, “Frequenza”, “Costo per Risultato”, “Costo per Conversione”, ecc. Quando gli indicatori superano o scendono al di sotto di una determinata soglia, oppure rientrano all’interno o all’esterno di un determinato range, solo allora, scatterà la regola impostata.

Infine, c’è anche la possibilità di scegliere il periodo nel quale la condizione della regola deve essere verificata. In pratica, lo scatto della regola può avvenire se la condizione impostata nello step precedente si verifica: “il giorno precedente”, negli “ultimi 3 giorni”, negli “ultimi 7 giorni”, negli “ultimi 14 giorni”, negli “ultimi 30 giorni”, o “da inizio della campagna”.

Ecco un esempio di regola che aumenta del 20% il budget totale di un gruppo di inserzioni allo scendere del costo per risultato al di sotto di 0,10€ in un intervallo di 7 giorni. Il limite massimo del budget totale resta 10€.
Facebook Ads Automation: quali implicazioni?
L’obiettivo è ambizioso: portare all’interno di Facebook quei tool di automazione che si utilizzavano fino all’altro ieri. La lista delle possibilità appare immensa e se si considera il coordinamento di diverse regole tra loro i set possibili diventano infiniti.
Alla luce di questa rivoluzione, assume ancora più importanza nel mondo del Facebook Advertising, il corretto e professionale set-up delle campagne e della strategia in fase iniziale, grazie al quale il successivo processo di ottimizzazione non può che essere in discesa.
È altresì vero che per quanto le Facebook Ads Automation consentano una più facile ottimizzazione, da un lato, non possono sostituirsi al lavoro manuale di una mente pensante, dall’altro. Spesso il processo di ottimizzazione prevede la creazione di nuove inserzioni o il perfezionamento del target alla luce degli insights.
In fin dei conti è lo stesso centro assistenza Facebook a dire:
“anche se le regole automatizzate possono ridurre il tempo necessario per gestire le inserzioni, devi comunque monitorare le prestazioni complessive delle stesse per assicurarti di raggiungere i tuoi obiettivi di marketing.”
In conclusione, diciamo che il pianeta Facebook Ads grazie a questa nuova introduzione è diventato un po’ più agevole per i professionisti del settore, aumentando enormemente possibilità e opportunità a disposizione, ma rischia di diventare anche un po’ più complicato per chi è invece alle prime armi! Voi cosa ne pensate?
Andrea Cecchetti
Co-Founder @FungoMarketing]]>